L’apertura culturale quale elemento chiave per il Supply Chain Manager

20 giugno 2016

 

Paolo Mondolfo

 

Si è tenuto a Milano il convegno “Le implicazioni culturali nella gestione della Supply Chain: Italia e USA a confronto” promosso da AIGI e APICS con la partecipazione di una delegazione della Business School della Bowling Green State University (Ohio) tra cui il Prof. Karen Eboch e Prof. Peter Pinto del Corso Supply Chain Management.

 

“Gli aspetti culturali e sociali hanno forti impatti sulla definizione e gestione della Supply Chain all’interno di una azienda, – ha affermato Paolo Mondolfo, Presidente dell’Accademia Italiana per la Gestione Industriale – del resto l’azienda non è un’entità a parte rispetto al contesto sociale: con esso interagisce e, nel contempo ne è parte integrante”. Il recente interesse delle aziende verso le tematiche connesse alla sostenibilità è un indicatore di come l’azienda venga sempre più vista “parte integrante” di un tutto più ampio e complesso. Se a questo aggiungiamo l’internazionalizzazione delle imprese, emerge un quadro complesso all’interno del quale il gestore della Supply Chain deve prendere decisioni tenendo conto dei diversi contesti culturali e sociali coinvolti. Un esempio di diversità emerso durante la tavola rotonda si può sintetizzare osservando come quella Europea sia una cultura di valori tendenzialmente “asset based”, mentre quella degli Stati Uniti é “income based”.

 

L’attuale crisi economica sta infatti imponendo alle imprese la necessità non tanto di ripensare al concetto di supply chain o di impresa a rete, quanto di renderlo il più reattivo possibile alle perturbazioni del mercato. “In quest’ottica – afferma Svetosar Keremidtschiev, Presidente dell’Associazione Italiana per la Gestione Industriale – l’Associazione AIGI sta sviluppando contatti internazionali al fine di fornire ai propri associati modelli e occasioni di confronto che consentano poi al professionista di gestire al meglio le esigenze di business della propria azienda”.

 

Il convegno ne è stato un esempio. Nel corso del dibattito con i professori della Business School della Bowling Green State University (Ohio) è infatti emerso come l’apertura culturale di chi gestisce la Supply Chain sia un elemento caratterizzante la professione, in quanto sottoposto a molteplici sollecitazioni. “La nostra presenza in Italia con gli specializzandi della Business School – ha affermato il Prof. Peter Pinto – sta ad indicare l’importanza che noi diamo agli aspetti culturali per coloro che tra qualche anno saranno chiamati a governare il fenomeno della Supply Chain all’interno delle imprese”.

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